Studio Legale Giovanni Tripodi
L’avvocato Giovanni Tripodi è iscritto all’Ordine degli Avvocati di Roma dal 1998 è patrocinante in Cassazione e si occupa prevalentemente di diritto penale e diritto di famiglia.
Accanto infatti ad una generale competenza nell’ambito del diritto penale lo studio si avvale della collaborazione di vari professionisti che formano il team dello studio alcuni con esperienza decennale ed altri più giovani, ma tutti molto competenti e professionali.
L’avvocato Tripodi conscio della necessità di un sempre maggiore approccio multidisciplinare ed interdisciplinare, si avvale di consolidate partnership con colleghi esperti nelle varie branche del diritto, nonché di collaborazioni con professionisti di altri settori quali: commercialisti, consulenti medico-legali e psico-forensi.
L’avvocato Giovanni Tripodi fonda il proprio lavoro sui valori della professionalità, della competenza specialistica, dell’aggiornamento, della serietà e della correttezza.
La Mission dello studio legale è quella di soddisfare le esigenze della propria clientela e dei colleghi fornendo un’assistenza completa ed esaustiva, con soluzioni e risposte precise, puntuali e tempestive.
Per tale ragione le questioni vengono esaminate da vari punti di vista con un approccio, per quanto possibile, multidisciplinare che cerca di sfruttare competenze ed esperienze diverse.
La nostra identità è quella dell’avvocato che opera prevalentemente nelle aule giudiziarie, conoscitore della materia e soprattutto della tecnica processuale praticata.
Così facendo la nostra specializzazione è diventata la reale garanzia per la miglior difesa!
L’avvocato Giovanni Tripodi per la collaborazione con altri studi e domiciliazione assicura la massima tempestività nel deposito degli atti e nell’invio al dominus degli atti e della documentazione depositata da controparte, nonché una puntuale e precisa relazione sullo stato della procedura.
“Il giudice è il diritto fatto uomo; solo da questo uomo io posso attendermi nella vita pratica quella tutela che in astratto la legge mi promette: solo se questo uomo saprà pronunciare a mio favore la parola della giustizia, potrò accorgermi che il diritto non è un’ombra vana.
Bisognerebbe che ogni avvocato, per due mesi all’anno, facesse il giudice; e che ogni giudice, per due mesi all’anno, facesse l’avvocato. Imparerebbero così a comprendersi e a compatirsi e reciprocamente si stimerebbero di più.”
PIERO CALAMANDREI